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PROTESI DI CAVIGLIA

La caviglia è una parte del corpo sottoposta a continue sollecitazioni e può essere soggetta a patologie e traumi di vario tipo. Questi possono portare a sviluppare un’artrosi di caviglia. Questa condizione, così come avviene per l’anca e il ginocchio, quando raggiunge quadri severi impedisce al paziente una buona qualità di vita e necessità di intervento chirurgico. Questo può essere di artrodesi o di protesi di caviglia. L’impiego di una protesi di caviglia permette il mantenimento del movimento della caviglia.

CAUSE CHE CONDUCONO ALL’ INTERVENTO

L’intervento chirurgico appare una soluzione opportuna quando lo stato della articolazione e di conseguenza la qualità di vita del paziente risulta seriamente compromesso. La causa che più frequentemente porta all’artrosi di caviglia sono sicuramente le fratture e i traumi. Ma è possibile citarne anche altre che negli anni portano a una condizione artrosica della caviglia:

  • Fratture articolari complesse e traumi
  • Instabilità cronica di caviglia
  • Artrite reumatoide e altre patologie reumatiche
  • Emofilia

Nei quadri di artrosi grave l’intervento appare come l’unica soluzione per affrontare sintomi come dolore, rigidità, gonfiore, zoppia e impossibilità alla deambulazione. In presenza di questi sintomi è consigliabile una visita specialistica per delineare la situazione e valutare l’opportunità di procedere con l’operazione chirurgica o scegliere eventuali trattamenti conservativi

L’INTERVENTO DI PROTESI DI CAVIGLIA

Qualora sia indicato procedere con l’impianto di protesi di caviglia, l’operazione consiste nel sostituire l’articolazione malata con un’articolazione artificiale (protesi). Le protesi sono composte da:

  • Componente tibiale (parte in lega metallica)
  • Componete talare (parte in lega metallica)
  • Un cuscinetto in polietilene (una particolare “plastica” ad alta resistenza tra le due componenti metalliche

Dopo aver eseguito l’incisione di circa 10-12 cm nella regione anteriore si procede alla rimozione delle parti di articolazione danneggiate che verranno sostituite dalla protesi di caviglia. Questa è posizionata e allineata in modo da correggere eventuali deformità, favorire il movimento e la stabilità dell’articolazione. completamente

L’intervento di protesi di caviglia si esegue fin dagli anni 70 ma ha visto una significativa evoluzione negli ultimi 10 anni. Il miglioramento delle tecniche chirurgiche, oltre che del materiale e del design delle protesi impiegate ha migliorato significativamente l’affidabilità della protesica di caviglia, rendendolo oggi un intervento affidabile e sicuro.

LA FASE DI RIABILITAZIONE

A seguito dell’intervento viene applicato un gambaletto gessato o un tutore, che va tenuto per circa 4 settimane. In questo periodo il paziente deambula con l’aiuto di stampelle, inizialmente senza appoggiare la gamba operata, poi con un carico parziale. Tolto il tutore il paziente intraprende una fase di riabilitazione con recupero graduale che mediamente si completa in 3-5 mesi. È utile intraprendere un percorso riabilitativo che includa delle sedute di fisioterapia per favorire il pieno recupero della mobilità dell’articolazione e del tono muscolare della gamba.

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