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TALLODINIE DA ALTRE CAUSE

Nonostante la fascite plantare rappresenti la causa di gran lunga prevalente e spesso i due termini siano erroneamente confusi, è bene non dimenticare che esistono cause neurologiche, artritiche, traumatiche, infettive, autoimmuni e sistemiche che, per quanto meno frequenti, è importante riconoscere e mettere in diagnosi differenziale.

Sindromi neurologiche che possano dare una tallodinia plantare sono dovute a un intrappolamento dei rami terminali del nervo tibiale posteriore. La più comune è la sindrome del tunnel tarsale (STT), nella quale vi è una compressione dei rami terminali del nervo tibiale posteriore: i rami plantare mediale e laterale. Il tunnel tarsale è una struttura osteofibrosa delimitata dal malleolo mediale, dall’astragalo, dal calcagno e dal retinacolo dei flessori all’interno del quale oltre al nervo tibiale decorrono i vasi omonimi, il flessore lungo dell’alluce, il tibiale posteriore e il flessore lungo delle dita. Così come avviene nella mano per il tunnel carpale, una causa che porti un aumento di volume di una di queste strutture (per esempio disfunzione del tibiale posteriore o un ganglio cistico) può causare la STT. In questo caso il dolore, di tipo neuropatico, è spesso presente a riposo, accompagnato a parestesie alla pianta del piede oltre alla presenza di un Tinel test positivo.
Un altro intrappolamento che può causare talalgia è quello del nervo calcaneare inferiore o di Baxter, prima branca del nervo plantare laterale. È un nervo misto (sensitivo e motorio) che innerva il muscolo abduttore del V dito (abductor digiti minimi) la cui compressione avviene tra il muscolo abduttore dell’alluce e quadrato plantare e può dare sintomi sovrapponibili alla fascite plantare.
In questi casi, come avviene per il tunnel carpale della mano, il trattamento chirurgico si basa sulla neurolisi del nervo intrappolato con la risoluzione della sintomatologia.
Tra le patologie calcaneari che possono causare talalgie vanno considerate le fratture, le apofisiti, gli speroni calcaneari e l’atrofia del cuscinetto adiposo plantare.
Le fratture possono essere o da caduta dall’alto oppure da stress, tipiche di sport come la corsa o la marcia che comportano impatti ripetuti del calcagno contro il suolo.
In questi casi il paziente lamenterà dolore al carico e sarà possibile esacerbare il dolore con una compressione side to side.
L’apofisite calcaneare o Morbo di Sever è un’infiammazione del nucleo di accrescimento del calcagno e rappresenta la causa più frequente di tallodinia in bambini e adolescenti attivi tipicamente tra i 5 e gli 11 anni di età. Spesso è collegata con l’inizio di un nuovo sport o di una nuova stagione sportiva ed è causata da una maggior velocità di crescita dell’osso rispetto ai tendini con un’eccessiva trazione in strutture ancora in accrescimento. Il trattamento è conservativo e mira alla riduzione del dolore tramite una diminuzione o cambio dell’attività, l’utilizzo di plantari. Come la maggior parte delle apofisiti si risolve spontaneamente alla completa ossificazione.

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